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IOLORENZO&GIULIA

Amare, lasciarsi amare, ballare come se fosse l'ultima volta, giocare, sentire la pioggia, avere qualcuno nella pancia, stare dentro un inizio, possibilmente inseguire un sogno....(Materiali di scrittura di scena | S. Battaglio - G. Ceolin - L. Bartoli)

Ideazione e regia Silvia Battaglio

Con Giulia Ceolin, Silvia Battaglio, Lorenzo Bartoli

Scrittura di scena liberamente ispirata alle opere di Jorge Luis Borges 

Testi e interpretazione Giulia Ceolin, Silvia Battaglio, Lorenzo Bartoli

Suggestioni musicali Charles Trenet, Gianluca Misiti, Strauss, Bjork

Disegno luci Massimiliano Bressan

Produzione Tangram Teatro in collaborazione con Biancateatro

Con il contributo di Regione Piemonte, MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Si tratta di un Eden ristretto a misura mentale, con una minuscola panchina, un albero ai cui rami non pendono i frutti del bene e del male, ma i segni di una vita che forse si sta vivendo, forse si è vissuta, forse si vivrà: una bambola, un ombrello, un cappello, una borsetta, e poi innaffiatoi, fiori finti, veli da sposa. Che cosa sono? I simboli bianchi delle tre età che ciascuno di noi è chiamato ad attraversare? E’ qui, in questo luogo sospeso tra realtà e sogno, tra attualità e memoria, che Silvia Battaglio intreccia con Giulia Ceolin e Lorenzo Bartoli un “passo a tre” di struggente malinconia. Siamo dentro la vita, o per meglio, ci troviamo nel sentimento della vita. I desideri e le paure della crescita, le attrazioni, i distacchi, le gelosie, l’amore, con il terzetto di danz-attori impegnati in una specie di tormentone gestuale la cui ripetitività mostra il convergere e il divergere di tre esseri animati ora dall’ingenuità infantile e ora dalla passione adulta. (…) La bravura e la leggerezza del trio riescono a sollevarci nel regno della grazia. (Osvaldo Guerrieri | LA STAMPA)

Una creazione a tutto tondo quella che mette in opera Silvia Battaglio nei suoi spettacoli teatrali. Un lavoro che comincia da un'esigenza espressiva e che si concretizza con la realizzazione sul palco passando dalla ricerca dei testi e delle musiche alla stesura del copione reso poi attraverso un linguaggio particolare che mescola gesti e parole. Una ricerca profonda che l’ha portata lo scorso febbraio a esibirsi in Daminarca all'Odin Teatret. ​(Franca Cassine | LA STAMPA)

Lo spettacolo si snoda intorno al tema della memoria attraverso uno sguardo del tutto sognante dove il binomio tempo-ricordo conduce i tre personaggi a smarrire se stessi in un dolce oblio che va dall’infanzia alla vecchiaia, dal sogno alla realtà, dove le certezze del presente si sgretolano per lasciare spazio a visioni sognanti, al risveglio dell’immaginazione, al ritrovamento, al ricordo che nutre il presente e talvolta emerge all’improvviso dal passato rivelando chi siamo. La memoria è esercizio fisico, è movimento del corpo, è funzione totale dell’essere e spesso l’azione del dimenticare serve per poter ricordare, spesso l’azione del perdersi serve per ritrovarsi negli starti più profondi di sé. IOLORENZO&GIULIA è il giorno in cui si è fotografato l’istante del primo bacio con una scritta su una panchina di legno, il giorno in cui tutto sembrava possibile nella semplicità di un pomeriggio d’estate. In una dimensione tra sogno e realtà, ci si immerge in un tempo che trascende il presente per lasciare spazio all’illusione, all’immaginazione, dove è possibile sentirsi leggeri, dove la memoria vacilla e inventa. IOLORENZO&GIULIA è un luogo della mente solo apparentemente lontano, è memoria che trattiene un istante, è fanciullezza nell’animo, è attesa di corpi trasformati dai segni del tempo, è stagione che trasforma. Lo spettacolo si evolve seguendo idealmente le quattro fasi temporali dell’essere umano: infanzia, adolescenza, adultità, vecchiaia. Tre adulti, nel mezzo del cammin di “loro vita”, si ritrovano per caso o per destino in luogo parallelo dove il tempo è gioco, sospensione, grazia: in questo giardino - sospeso tra sogno e realtà - i tre personaggi attraversano il tempo fino a diventare bambini, tornano alle radici, e scoprono se stessi.

SCHEDA ARTISTICA

SCHEDA TECNICA

RASSEGNA STAMPA

VIDEO PROMO

PHOTOGALLERY

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